Per chi volesse, questo è il link con l'articolo:
http://photomatteobini.weebly.com/sillico.html
Matteo Bini Fotografie |
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Nella sezione Reportage: paesi e natura aggiunto un reportage fotografico sul grazioso paese di SIllico, un borgo medioevale situato nel Comune di Pieve Fosciana. Per chi volesse, questo è il link con l'articolo: http://photomatteobini.weebly.com/sillico.html
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Ieri, vista la perfetta giornata e dopo la preparazione di un pranzo al sacco, mi sono incamminato per un tour fotografico in solitaria nell'alta Garfagnana. Non avevo un itinerario preciso per cui mi sono lasciato guidare dall'istinto che, come immaginavo, ha saputo guidarmi in posti meravigliosi. Risalendo la fondovalle, all'altezza di Gallicano, l'occhio mi è stato letteralmente rapito dalla maestosa visione della Pania Secca, altissima ed innevata, quindi ho deciso di provare ad osservarla più da vicino: è così che ho preso la strada per Molazzana, dalla quale si aprono bellissimi scorci verso le pendici Nord del gruppo delle Panie. Superata Molazzana, però, un bivio con l'indicazione "Sassi" mi ha fatto cambiare itinerario: Sassi è una località di cui avevo già visto qualche foto molto suggestiva e che si caratterizza per una antica Rocca, di cui rimane oggi solamente l'impronta originaria, e che è essenzialmente sede di una chiesa (di San Frediano), di un panoramico cimitero e di qualche antichissima abitazione perfettamente inserita nel contesto apuano. Di seguito alcune notizie storiche di questo bellissimo borgo (tratte da www.contadolucchese.it) Il borgo di Sassi sorse in epoca remota, a ridosso di uno strapiombo roccioso, che con un salto di circa 470 metri si tuffa nella Torrite Secca, tipico torrente delle Alpi Apuane.Le prime notizie documentate del borgo risalgono all’849, in occasione di un’esecuzione testamentaria riguardante una proprietà posta in località “Saxi finibus Castrinovo”, successivamente Sassi viene citato anche in un documento del 952, insieme alle località “Elio” Eglio e “Grancilla” Grancia (paese oggi scomparso, ridotto ad un casolare). Nel 1105 Sassi “Saxi”appare all’interno di un “placito”, redatto dalla Contessa Matilde di Canossa durante la sua visita alla Pieve di “Villa Foxana” Pieve Fosciana, a favore della Badia di Pozzeveri e successivamente nel 1168 all’interno di un placito emesso da Papa Alessandro II da Benevento al pievano di “Villa Foxana” (Pieve Fosciana), viene citata anche la sua chiesa intitolata a S.Frediano. Sassi come gli altri castelli vicini nel XIII secolo finì inesorabilmente sotto il dominio lucchese, i suoi signori furono costretti da Federico II a cedere la rocca alla città lucchese, dopo che quest’ultima aveva ricevuto dallo stesso Imperatore, l’Investitura Imperiale sulla Garfagnana, dopo una prima appartenenza nel 1272 alla Vicaria di Barga (lucchese) e nel 1313 alla Vicaria di Camporgiano, alla morte di Castruccio Castracane quando Firenze e Pisa si spartirono Lucca e le sue terre, venne inserita nella Vicaria di Gallicano (pisana) e quando Carlo IV di Boemia liberò Lucca dal giogo pisano, Sassi ritornò lucchese, restandoci fino alla sua richiesta di protezione a Niccolò d’Este Marchese di Ferrara (1430).Il 28 luglio 1524 il Governatore estense della Garfagnana, Ludovico Ariostò illustre poeta dell’epoca, si recò in visita alla rocca di Sassi per valutarne lo stato di conservazione, nell’estremo tentativo di dissuadere il Duca Ercole II, intenzionato a chiuderla per una questione di bilancio (in estate la visita viene rievocata con una Festa Medievale).Gli estensi amministrarono il borgo fino all’Unità d’Italia, eccetto la parentesi napoleonica e nelle lunghe guerre scoppiate in Garfagnana fra lucchesi ed estensi, il paese venne risparmiato grazie alla sua posizione isolata, distante da Molazzana e dal valico di Monteperpoli, cosa che non avvenne in tempi moderni, quando nell’ultima guerra, Sassi trovandosi lungo la Linea Gotica subì numerosi bombardamenti. La Rocca di Sassi Nella parte in alto del colle in prossimità del dirupo, venne costruita probabilmente in epoca tardo-romana, una rocca con al suo interno l’antica chiesa di S.Frediano di Sassi, questa prima fortificazione fu distrutta intorno alla seconda metà del XIV secolo, dai lucchesi impegnati in Garfagnana, a sedare la rivolta istigata dai figli di Castruccio Castracani, desiderosi di riprendersi la città dopo la morte del padre, appena soffocata la ribellione i lucchesi la ricostruirono immediatamente e nel 1393 la rocca verrà concessa in feudo ai nobili di Dalli dal Vescovo di Lucca. Quando la rocca passò sotto la giurisdizione degli estensi, i ferraresi ritenendola in quel momento uno dei punti strategici per la difesa della loro “Provincia di Garfagnana” provvidero a rafforzarla e a riarmarla, ma l’elevato costo di mantenimento delle molte fortezze della Garfagnana, nel 1537 spinse il Duca Ercole II ad affidare la rocca di Sassi a una famiglia del paese e questa smilitarizzazione segnò l’inizio della sua rovina, nel 1600 risulterà già semi-distrutta, oggi oltre all'antica torre di segnalazione è visibile solo il lato di ponente della rocca, nella parte più in alto della rocca, se si è muniti di cannocchiale è possibile vedere i più famosi castelli della valle del Serchio. Queste invece alcune foto che ho scattato (andate oltre per Passo delle Radici e Pieve Fosciana). Il tour fotografico è proseguito scendendo verso Castelnuovo Garfagnana e risalendo verso il Passo delle Radici. Lungo la strada, all'altezza del "curvone con l'antenna", c'è stata occasione per immortalare un altro bellissimo scorcio su un altrettanto bellissimo borgo, anch'esso perfettamente inserito nel contesto del paesaggio. Il viaggio è quindi proseguito verso il Passo delle Radici, dove il clima è totalmente cambiato fino ad avere nuvoloni minacciosi, un forte vento e fiocchi di neve (la temperatura era di -1 °C, contro i 14 °C di Rocca di Sassi). Lasciatomi alle spalle il gelido scenario di San Pellegrino in Alpe, lungo la ripida discesa per Pieve Fosciana, la temperatura ha ripreso a salire fino ai circa 12 °C. Lungo la strada, prima di giungere la laghetto termale di Prà di Lama a Pieve Fosciana ed al lago di Pontecosi, c'è stata occasione per altri scorci innevati di stampo tipicamente appenninico (rilievi boscati, più blandi, talvolta terrazzati) e per immortalare un altro borgo molto suggestivo, Sillico.
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Photomatteobini
Il mondo visto con i miei occhi Date
January 2024
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